venerdì 29 agosto 2014

LA SCUOLA DEL GUSTO PROTAGONISTA ALL'APPUNTAMENTO TERRE DEL GUSTO

La "Scuola del gusto" sarà protagonista al più importante appuntamento della stagione su enogastronomia, territorio e cultura, che si terrà presso il Santuario della Madonna di Canneto a Roccavivara nei giorni 6,7 e 8 settembre, nel pieno dei festeggiamenti della ricorrenza, con alcune attività denominate "Laboratori del gusto". Saranno riproposte, in chiave ridotta, alcune delle attività svolte durante il percorso formativo, con l'obiettivo di avvicinare e far conoscere a più persone possibili alcune delle straordinarie ricchezze agroalimentari, ambientali e culturali della nostra Regione. 

1° Laboratorio del gusto: Il filo della qualità 
(sabato 6 settembre, ore 19.00)

Olivicoltura e olio tra paesaggio e gusto
Sebastiano Di Maria 

Valori nutrizionali e salutistici dell'olio extravergine d'oliva
Marco Tagliaferri

L’extravergine a tavola: esercizi di abbinamento olio/cibo
Vitor Ugo Fratini


2° Laboratorio del gusto: Sulle tracce della transumanza
(domenica 7 settembre, ore 16.00)

I valori della transumanza
Sebastiano Di Maria

La capra di Montefalcone
Emilio Pietrolà

Profumi, sapori e storie di transumanza: caseificazione e degustazione 
Gabriele Romualdi

Scuola del Gusto
scuoladelgustolarino@gmail.com






lunedì 11 agosto 2014

SIMBOLI E COMUNICAZIONE DEL VINO

I neuroni a specchio, oggetto delle ricerche di Giacomo Rizzolatti (Premio Masi 2013), sono una classe di neuroni attivati quando un essere umano compie un'azione e, contemporaneamente, questa si verifica nell'osservatore. L'educazione al sorriso dimostra che questo è trasferito attraverso l’azione di questi neuroni. Nelle manifestazioni sociali, si attivano e lo spettatore partecipa come fosse presente nelle scene. I fratelli Lumière trasformarono il cinema da fenomeno individuale in evento condiviso. E così il vino, da alimento, diventa fenomeno sociale, esperienza emozionale. La psicoanalisi del consumatore ha dimostrato l’importanza del pubblico come elemento immaginario nella mente del produttore di vino: un pubblico che si fa trasportare dagli stimoli sensoriali del vino che degusta. Quale è il contributo dei neuroni a specchio? Jung nella fenomenologia della Messa riconosce nel "mangiare il dio" il significato di "syn-ballein" (da cui "simbolo"), lo stare assieme, l’alchimia per trasformare la materia grezza del vino in nuova realtà psichica, la sottomissione della realtà biologica all'esigenza spirituale che rafforza il legame sociale

L'Ultima Cena di Leonardo

In passato, nelle società occidentali, il vino era al centro dei festeggiamenti per nascite, matrimoni, riti di passaggio, inumazione dei morti. Ora è in atto una desimbolizzazione, che testimonia l'allontanamento dalle suggestioni del mito. Quali le conseguenze sulla sociologia dei consumi? Nel simposio greco, come nell'odierno consumo in compagnia, è difficile che l’aura evocativa porti all'ubriachezza. E’ il bere dei giovani che si vogliono ubriacare rapidamente, non tanto il bere a stomaco vuoto ma a cervello vuoto. Volenti o nolenti dobbiamo tornare al significato religioso del vino, nel senso d'appartenenza con cui si comprendono tutti i costumi e le cerimonie profane che legittimano la comunità umana e con cui le comunità sono legate a un territorio. Nel vino ritroviamo il profumo di un paesaggio, della terra madre. E chi rifiuta di bere vino manda un messaggio importante: non appartiene a questa terra.

Fonte: Tre Bicchieri Gambero Rosso (Articolo a firma del prof. Attilio Scienza)


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